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Secondo i dati rilasciati dal Ministero dell’Istruzione, è la dislessia il disturbo più diffuso nelle scuole italiane. Negli ultimi anni è molto aumentata la consapevolezza riguardo a questa tematica; tuttavia, ancora troppo spesso i segnali sono confusi con pigrizia, svogliatezza o peggio: inadeguatezza del giovane studente.

Quando il disturbo non è ancora diagnosticato, gli attori più importanti sono i genitori e soprattutto la scuola. In particolar modo quest’ultima, data la posizione privilegiata in prima fila che ricopre nella formazione degli alunni.

È in questo contesto che è germogliato Dislessia Amica, percorso formativo gratuito svolto online per iniziativa dell’Associazione Italiana Dislessia (AID) rivolto ai docenti. L’obiettivo: erogare strumenti, strategie e conoscenze adeguate per potenziare l’insegnamento agli studenti con DSA. Tra il 2016 e il 2021 hanno aderito all’iniziativa 7.182 scuole statali italiane, per un totale di ben 235.000 insegnanti che hanno completato la formazione.

dislessia amica aid

Già da soli, questi numeri confermano l’aumento dell’interesse e della sensibilità del mondo scolastico nei confronti del tema DSA. A ciò, si aggiunge che nel secondo biennio di questi anni si è registrato un aumento in percentuale significativo (+10%) delle adesioni al corso da parte degli istituti scolastici. Un altro dato confortante è che le iscrizioni sono distribuite omogeneamente su tutto il territorio italiano, con le città di Roma e Napoli in testa.

Ma AID sa bene che questa è una tappa significativa, ma non ancora un arrivo. I risultati che ha riscosso Dislessia Amica segnano un ottimo punto di partenza per una serie di nuove iniziative che dovranno continuare a informare e formare docenti e insegnanti, per garantire la migliore istruzione possibile ai giovani studenti con DSA.