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Il periodo pandemico ha spinto l’Italia, come il resto del mondo, a un adattamento della routine produttiva alle esigenze imposte dalla nuova condizione. La digitalizzazione del mondo del lavoro è una faccia di questa medaglia, e sarà veicolo di cambiamenti positivi e nuove possibilità nell’ambito della sicurezza e salute dei lavoratori.

Il tema, che attraversa crescita economica, salute, benessere e dignità sul lavoro, è stato discusso nel webinar Fragilità e identità digitale tra criticità e opportunità durante e dopo la pandemia, coordinato dalla Federazione Nazionale delle Professioni Sanitarie e tenuto nel contesto del Forum Risk Management.

Il destinatario principe a cui sono rivolti i benefici della digitalizzazione è da identificarsi con la figura del lavoratore fragile, condizione individuata in tutte quelle figure che:

  • sono avanti con gli anni
  • convivono con specifiche patologie
  • presentano disabilità

In particolare, l’avanzamento dell’età porta a una crescita del bagaglio esperienziale, che si traduce nell’apprendimento graduale di un insieme di hard e soft skills, ma accompagna anche il lavoratore in una naturale condizione di debolezza, intesa in senso fisico e sensoriale.

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È in questa direzione che si stanno studiando appositi software, che sapranno registrare le qualità dei lavoratori relative all’età, come le maggiori competenze o le capacità strategiche e decisionali, insieme alle debolezze, come la perdita delle forze, della vista o dell’udito. Attraverso questi rilevamenti, poi, saranno rese disponibili strategie per evitare attività, orari di lavoro e mansioni che metterebbero a rischio l’integrità fisica e mentale del singolo lavoratore.

Di più, sviluppo tecnologico significa avanzamento nel mondo della robotica, con tutti gli ausili che questo comporta. Le macchine intelligenti, se prima potevano compiere lavori unicamente fisici, ora iniziano a essere potenziati da doti cognitive, per assolvere a compiti più diversificati.

Alle nuove possibilità si affiancano, tuttavia, nuove sfide. La digitalizzazione del lavoro ha aperto la via a una serie di problemi nuovi, dovuti principalmente a un’economia interconnessa a livello globale, 24/7, che se da un lato può agevolare l’organizzazione della giornata lavorativa, dall’altro rischia di sbiadire i confini tra impegno e tempo libero.