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Sono tanti gli studi e le ricerche sull’argomento dislessia; così come sono tante le strumentazioni in fase di progettazione e messa a punto indirizzate al sostegno dei soggetti con difficoltà nella lettura. Una di queste si chiama Gary, ed è figlia del lavoro della Fondazione Bruno Kessler (FBK) e del Dipartimento di Psicologia e Scienze cognitive dell’Università di Trento.

Gary è l’acronimo di gaze and read yourself (guarda attentamente e leggi tu stesso), ed è il prototipo realizzato da FBK per aiutare i lettori con dislessia. In apparenza l’idea è semplice, un tablet che fornisce una lettura ad alta voce di un testo, abbinata a una tecnologia eye tracker. E proprio questo è il segreto.

Gli strumenti già esistenti aiutano solo con un supporto audio il soggetto dislessico, leggendo al posto suo e di fatto dispensandolo dalla difficoltà della lettura. Gary, invece, alla lettura ad alta voce accompagna una tecnologia che evidenzia sul testo la parola che l’occhio sta guardando in quel preciso momento.

bambino dislessia

In questo modo il soggetto dislessico ha un doppio ausilio, visivo e sonoro, che lo accompagna nell’azione di lettura pur mantenendo un ruolo attivo nel processo. È interessante aggiungere che la velocità della sintesi vocale segue la velocità con cui l’occhio procede lungo il testo; così che si possa scandire in autonomia il ritmo della lettura.

La bontà di questo strumento è stata certificata da uno studio condotto su quaranta bambini e bambine di età compresa tra gli 8 e i 10 anni. A metà di loro era stata diagnosticata la dislessia, mentre l’altra metà era composta da ragazzi con capacità di lettura nella norma.

I risultati di questo esperimento sono stati incoraggianti. Grazie all’utilizzo di Gary, il punteggio nella comprensione del testo è aumentata del 24%.