Gran parte del lavoro di PageNet consiste nella scansione di libri e restituzione alle case editrici di file pdf per la stampa. Il servizio si chiama “print on demand”, cioè la produzione di un file pronto per la stampa. Spesso in questi casi le richieste di copie si limita a poche centinaia, un lavoro più controllabile in termine di volumi di stampa e che va perfettamente incontro alle esigenze delle singole case editrici. Una di queste è Mimesis, una casa editrice attiva da più di trent’anni, il cui amministratore unico è Roberto Revello. “Inizialmente ci siamo specializzati nel campo della filosofia, poi nel corso degli anni abbiamo ampliato il nostro catalogo fino a ricoprire tutte le aree delle scienze umane e sociali”.

Oggi Mimesis è attiva in particolare nel campo della saggistica e ha rapporti molto stretti col mondo delle università e della ricerca.

 “Esatto. Lavoriamo con tutti i dipartimenti di Scienze umane in Italia, anche se i rapporti sono molto più stretti con le università milanesi, per una questione di collocazione territoriale: la Bicocca, la Statale, lo IULM, la Cattolica, il San Raffaele. In Italia lavoriamo molto con le università di Padova, Venezia, Bologna, Roma e Palermo.  Tra i nostri obiettivi c’è sempre quello di essere partner in progetti che arrivino dal mondo universitario, per ciò che riguarda il mondo delle editorie. È vitale per noi affiancare, sostenere, conoscere e diffondere le innovazioni legate al nostro settore”.

La vostra costante produzione di novità è affiancata dall’impegno di ampliare i vostri servizi. In che modo?

“Prima ancora di attivare un rapporto di lavoro con PageNet, avevamo intenzione di recuperare stampe anastatiche di testi che non si trovano più in commercio, per riproporli. Si tratta di editare nuovamente libri di valore, di grande interesse, che esistono solo in versione cartacea, producendone una versione digitale”.

Alcuni titoli erano introvabili perfino nelle librerie più specializzate…

“Sì, era necessario recuperare tante edizioni cartacee difficili da trovare, per recuperare parte del nostro stesso catalogo dal 2000, andando a ritroso fino al 1987, anno di fondazione della casa editrice”.

Come si fa a mantenere vendibile tutto il catalogo?

“Il nostro catalogo non invecchia mai, si tratta semplicemente di riproporlo costantemente, mantenendolo vivo. Recuperare i testi meno recenti è un’attività che nel tempo è cresciuta notevolmente. Non potevamo più farcela solo con le risorse interne. È proprio qui che nasce la collaborazione con PageNet, arrivata proprio nel momento giusto”.

Perché PagNet è arrivata al momento giusto?

“Perché sono collaboratori molto dinamici nel settore, con tecnologie molte avanzate e prezzi competitivi. Ormai regolarmente affidiamo a PageNet una parte del lavoro che ogni anno vogliamo realizzare per aggiornare il catalogo con le nostre proposte. La collaborazione con PageNet è costante nel tempo e ben strutturata”.

Quanti testi recuperate ogni anno?

“Con questo processo di digitalizzazione, riusciamo a recuperare oltre duecento lavorazioni in un anno”.

Se dovesse definire PageNet, che parole sceglierebbe?

“PageNet garantisce un’alta qualità del lavoro, si distingue per la capacità di venire incontro alle esigenze del cliente, ma soprattutto per la tempestività nella consegna del lavoro”.