PageNet ha fornito la più grande azienda vitivinicola della Sardegna, Sella&Mosca, presente da 126 anni nell’isola, di uno scanner planetario.
Abbiamo incontrato Anna Cadeddu, Institutional PR Coordinator, per conoscere meglio questa realtà e scoprire come lo scanner di PageNet abbia cambiato il loro modo di lavorare. L’azienda Sella&Mosca si trova a nord di Alghero, in piena campagna ovviamente, dove fino a poco tempo fa esisteva un borgo storico, abitato dalle famiglie che lavoravano per l’azienda. “Abbiamo moltissimo materiale, che negli ultimi anni abbiamo cercato di conservare. E avevamo bisogno di digitalizzarlo al più presto”.

Di che materiale si tratta?
Il nostro patrimonio è cartaceo e fotografico (Vittorio Sella, uno dei fondatori, era un grande fotografo). Ha un grande valore economico, sociale, culturale e storico. In particolare abbiamo rogiti, fatture, rassegna stampa, premi, riconoscimenti, carteggi durante i conflitti mondiali, articoli a tema enologico, amministrativo, enoturistico, tecnico…. Molti di questi documenti però sono delicati e deteriorati. L’utilizzo di uno scanner normale era quindi insufficiente. Da qui è nata l’idea di acquistare uno scanner planetario, per i nostri 500 metri lineari di materiali. Il lavoro è diventato decisamente più veloce e soprattutto non roviniamo più i materiali.

Perché avete scelto proprio PageNet?
Sappiamo che l’Istituto Agrario di Sassari aveva appena acquistato uno scanner CZUR e ci siamo rivolti a PageNet perché è il rivenditore ufficiale.
Dove avete posizionato lo scanner, ora?
È sulla mia scrivania, perché mi occupo dell’archivio storico da 35 anni e ho già iniziato a utilizzarlo. Voglio creare un archivio intellegibile, anche per colleghi che non hanno dimestichezza con questi materiali.
Che obiettivo vi siete dati? L’ideale è digitalizzare tutto, ma mi servirebbe un’altra vita, almeno. Siamo in procinto di ricevere il riconoscimento di “archivio di particolare importanza storica” dal Ministero. Questo ci permetterà di partecipare a progetti in modo da impostare il lavoro di digitalizzazione, magari in collaborazione con qualche università.
Avete già lavorato con qualche Ateneo?
Abbiamo collaborato a una ricerca di un laureando in Architettura, dell’Università di Alghero. Stava lavorando su alcuni rogiti che erano in nostro possesso. Tempo fa addirittura da Auckland ci hanno chiesto un carteggio, perché alcuni studenti stavano facendo ricerca sul Duca degli Abruzzi, che aveva avuto tanta corrispondenza con uno dei fondatori della nostra azienda. La Fondazione Sella di Biella ci aveva indicati come referenti di questi materiali, che in effetti sono in archivio da noi.
Volete rendere disponibile tutto il vostro materiale per la ricerca?

Non tutto il nostro patrimonio è di interesse per i ricercatori. Ma quello che vogliamo fare è dare un criterio affinché la ricerca possa avvenire in modo più semplice. Lo speriamo davvero!
Per chiedere una consulenza sul vostro patrimonio culturale e aziendale da proteggere e digitalizzare, scrivi a info@pagenet.it.