Mariolina Cattaneo lavora al Centro Studi dell’Associazione Nazionale Alpini, dove si svolgono ricerche storiche, si attivano collaborazioni con le università, si organizzano mostre ed esposizioni. Il rapporto con PageNet nasce nel 2019, in occasione del centenario della rivista mensile “L’Alpino”, edita in Italia dal 1919 e tuttora attiva con una tiratura di 330.000 copie.

“Abbiamo chiesto a PageNet di digitalizzare e indicizzare i numeri della nostra rivista a partire dal 1919. Si tratta di un lavoro molto importante per noi, sui numeri dei primi anni infatti, sono riportate le notizie relative alla costituzione dei gruppi e delle sezioni con molte informazioni utili sia da un punto di vista storico sia affettivo, oltre a molto altro che riguarda la storia dell’Ana”.

Che tipo di uso ne fate oggi?

“Io utilizzo il catalogo quotidianamente: il mio lavoro è stato agevolato dalla digitalizzazione e indicizzazione. Capita spesso che in occasione di particolari anniversari, gruppi e sezioni ci chiedano notizie e “L’Alpino” è l’unica fonte a disposizione, poiché la gran parte dei documenti è andata perduta durante la Seconda guerra mondiale.

E in che modo li aiutate?

“Con la digitalizzazione fatta da PageNet, se oggi digito ad esempio “Cles” compaiono le notizie relative a questo gruppo o comunque che contengono questa parola. Succede che le ricerche vengano condotte anche per richieste pervenute al di fuori del mondo alpino: c’è chi cerca informazioni sui reparti, chi su personaggi, e molto altro”.

digitalizzazione pagenet

Sono previsti altri lavori di questo tipo in futuro?

“Il primo obiettivo futuro è digitalizzare e catalogare tutto il materiale. Oltre a “L’Alpino” Stefano Vaccari ha digitalizzato anche “La storia delle Truppe Alpine” (conosciuto come il “Faldella”) in tre volumi, edito nel 1972, una vera e propria bussola per chi si approccia alla storia dal 1872 al 1972”.

In che cosa consiste?

“Arturo Andreoletti è stato il fondatore dell’Ana e il secondo presidente. Ha contribuito alla costituzione del Museo del Risorgimento a Milano donando molte fotografie del fronte dolomitico nella Grande Guerra, a cui partecipò come comandante della 206° compagnia del Val Cordevole, 7° Alpini. Poi ebbe altri incarichi prestigiosi e importanti tanto da diventare una figura di rilievo nella storia d’Italia. Il fondo a lui appartenuto verrà ordinato, digitalizzato e indicizzato insieme all’archivio fotografico della Sede nazionale”.

Così sarà possibile recuperare e rendere disponibile la memoria storica dell’Associazione…

“Sì, il nostro obiettivo è rendere fruibile il materiale fotografico e documentale oggi conservato in Sede nazionale”.

Info: www.ana.it.