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Assicurare percorsi di studi universitari inclusivi, pensati su misura per gli studenti con DSA, garantendo a ciascun alunno pari opportunità di esprimere il proprio potenziale. È la sfida che ha accolto Giuseppe Calabrò, docente dell’Università degli Studi della Tuscia di Viterbo e padre di un figlio con disturbi specifici dell’apprendimento.

Il progetto pensato da Calabrò, e che prende il nome di Vrailexia, promette di realizzare un network di campus sostenibili, inclusivi, che sapranno accogliere e valorizzare al meglio le capacità di tutti gli studenti DSA.

La parola chiave di questo ambizioso programma è dunque inclusione, ma non da sola. La proposta formativa si propone di essere personalizzata e individualizzata lungo tutto il percorso scolastico, dalla quotidianità dello studio e degli esami fino ad arrivare all’ultimo step, l’inserimento nel mondo del lavoro.

università inclusiva dsa

Calabrò è accompagnato da un team multidisciplinare composto da professionisti che operano nel settore della psicologia, della psicometria, dell’ingegneria e dell’informatica; il tutto retto sulle spalle dell’intelligenza artificiale e della tecnologia. A questo proposito sarà di centrale importanza la piattaforma beSpecial, che, attraverso una serie di test e questionari, suggerirà le soluzioni migliori per supportare la metodologia di studio dello studente.

La risonanza del progetto passerà attraverso una fitta campagna di comunicazione fatta via social, il mezzo privilegiato per arrivare ai giovani. I risultati di Vrailexia, invece, saranno comunicati a livello nazionale e internazionale grazie all’intervento delle due associazioni di dislessia sul suolo italiano e spagnolo.